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martedì 23 ottobre 2012

Le Storie TestaCoda, dove in mezzo ci sta il Cuore

Oggi offriamo a Davide Beltrami il nostro spazio per raccontare un progetto che ha fortemente voluto, un progetto che ha a che fare con i bambini e con l'intrinseca capacità delle storie, 
delle parole ripetute piano, della fantasia che modella a proprio piacimento 
di guarire anche le ferite più profonde.
Benvenuto Davide.




Da un’idea per bambini ospedalizzati al progetto di comunicazione sociale:
STORIETESTACODA

A chi si rivolge: il Progetto STORIETESTACODA è rivolto principalmente a bambini ospedalizzati.
Perché bambini ospedalizzati: Il ricordo dei momenti trascorsi in ospedale da bambino, in quelle stanze dove il tempo trascorre troppo lento … o troppo veloce, ha sicuramente avuto un ruolo determinante in questa scelta.
L’obiettivo è quello di portare un raggio di luce, un sorriso a quei bambini con delle storie un po’ diverse. Storie speciali per bambini speciali. In questo modo bambini e genitori, per qualche istante, trovano nel tempo un alleato importante.
Come arrivare a quei bambini: con l’aiuto della Associazione ONLUS Casina dei bimbi che ha creduto nel progetto da subito ed ha investito nel progetto, inserendo le STORIETESTACODA all’interno di bellissimi “kit per giocare in ospedale”.
Come sta andando: Questi kit monouso sono pronti per “invadere” gli ospedali, saranno distribuiti prossimamente in diversi pronto soccorso ed ospedali pediatrici delle Province di Reggio Emilia e Modena, ma non solo. Un ringraziamento speciale a Casina dei bimbi per i loro sforzi ed il loro impegno.
Online: dal sito www.storietestacoda.it è possibile scaricare gratuitamente, stampare e divertirsi con le storie in 2 formati differenti, diversi da quello distribuito negli ospedali.
Come è nata l’idea: le STORIETESTACODA nascono come idea-gioco in famiglia.
Il gioco consiste nell’iniziare a raccontare una storia classica, stravolgerne la parte centrale e terminare riallacciandola al lieto fine del racconto originale. Il tutto inventato sul momento e quindi sempre diverso.
I bimbi all’inizio protestano un po’: "la storia non è così" … ma allo stesso tempo sono incuriositi: 
"continua, continua" … !!!

Due vermetti litigano dopo aver mangiato la mela

Finalmente passa una nave e la stella contenta lo racconta alla luna

L’evoluzione: pur non essendo un illustratore/fumettista, da sempre scarabocchio su fogli e foglietti idee che attraversano i miei pensieri.
Da qui il tentativo di “raccontare” quelle storie non con la voce, ma tramite semplici disegni, uno all’inizio (TESTA) ed uno alla fine (CODA) del foglio, lasciando ai bimbi il compito di completare con i loro disegni la storia per poi raccontarla.
Il gioco è quindi quello di creare un collegamento tra TESTA e CODA inserendo quello che di fatto è 
il CUORE … della storia.

L’idea piace e, per verificarne l’efficacia, il gioco viene proposto a bimbi di 5 anni (ma anche più grandi) con risultati sorprendenti.
Questi inaspettati risultati aprono nuovi scenari, ed è proprio in questa fase che le tante idee prendono forma tramutandosi in un vero e proprio Progetto di comunicazione sociale.
Ora non mi resta che attendere ed osservare i risultati attraverso la reazione dei bambini e, solamente dopo i primi sorrisi, solamente quando un bambino cercherà le STORIETESTACODA per trascorrere 
qualche momento sereno, potrò dire di avere centrato l’obiettivo.


Qualcuno mi ha chiesto: perché chiamarle Storie e non racconti?
Beh, in realtà è molto semplice: ogni BAMBINO ha la SUA STORIA da raccontare, condividere e insegnare, ma soprattutto da VIVERE.

Davide, un semplice Alesatoredivirgole

2 commenti:

  1. Grazie a ilcestodeitesori per avermi offerto questo spazio e la possibilità di far conoscere Il progetto STORIETESTACODA.
    Davide

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