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mercoledì 3 ottobre 2012

Leggere rende liberi

Caos creativo

Mi fa piacere constatare che si parla di libri un po' ovunque e che chi lo fa, finalmente, passa dalle parole ai fatti. In Brasile, la presidente Dilma Rousseff ha pensato di applicare l'idea che leggere rende liberi. In alcune carceri del Paese, infatti, è stata introdotta una iniziativa sperimentale, per cui ogni detenuto potrà diminuire la propria pena di 4 giorni per ogni libro letto, fino a un massimo di 48 giorni all'anno. L'idea è così geniale che mi fa venir voglia di piangere e ridere allo stesso tempo. Un libro ti cambia la vita, ti apre mondi possibili, ti illumina nei momenti bui e ti aiuta a essere una persona migliore. Queste e mille altre parole che si possono spendere sulla bellezza e sull'utilità della lettura si sono fatte concrete in un'iniziativa senza precedenti, credo di poter dire.
La lettura per tutti, per i professori e per i reietti, per i ricchi e per i poveri, per i forti e per i deboli. Per i grandi e per i piccoli.

Be' spero che i nostri #metroreaders (ospiti oggi di Zelda was a writer possano fare un millesimo del bene che la sola idea di Rousseff genera da sola.
Scusate, ora torno a leggere un po', prima di correre alla scuola materna a ritirare la prole.

Special thanks to: Nuovo e Utile, teorie e pratiche della creatività, grazie al quale ho conosciuto la notizia.

Un libro ti aiuta a metterti a fuoco

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