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mercoledì 22 maggio 2013

Kafka sulla spiaggia

ph. Modeyes
"Ogni dolore è unico, e anche le cicatrici hanno una forma diversa per ciascuno. Perciò nel combattere la discriminazione e l'ingiustizia, credo di non essere secondo a nessuno. Ma se c'è una cosa che mi indigna ancora di più, sono le persone prive di immaginazione. Quelle che T. S. Eliot chiamava << gli uomini vuoti>>. Persone insensibili che coprono questa loro mancanza di immaginazione, questo loro vuoto, con un ammasso di segatura, e senza rendersene minimamente conto se ne vanno in giro per il mondo a tentare di imporre a tutti i costi la loro ottusità agli altri, mettendo in fila parole vuote e senza senso. Se si ha il coraggio di riconoscere i propri errori, il più delle volte è possibile rimediare. Ma la ristrettezza di vedute, la rigidità di chi è privo di immaginazione ha una natura simile a quella dei parassiti. Si trasferiscono da un organismo all'altro, mutano di forma e continuano a vivere e a proliferare. Sono casi senza speranza."

Murakami Haruki
Kafka sulla spiaggia
Traduzione dal giapponese di Giorgio Amitrano
Einaudi

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